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Senza Tregua 2: la caccia all'uomo più letale del cinema con Rhona Mitra e Temuera Morrison



Consigli per pensare."Il giro del vento" è un piccolo grande film si potrebbe definire "indipendente" di Giorgio Diritti di qualche anno fa. Superpremiato nel mondo, non ha praticamente girato nelle sale. Troppo difficile, troppo impegnativo, troppo duro; e , senza particolari appeal mediatici, forse maldistribuito. Vi si narra la storia triste, ma solo alla fine, di una problematica integrazione in uno sperduto borgo trilingue (italiano francese occitano) del Monviso: un microcosmo di conflittualità che esploderanno, se avete voglia, anche nel vostro cuore. Rimuovendo macigni, e forse, ma non è detto, aggregandone altri. Un test per le cosiddette scelte di vita.Se potete, non mancatelo.Lo consiglio soprattutto all'amico @falker, a cui farà piacere ascoltare inflessioni forse familiari.


@marino52"parlavo dello sterco del diavolo aka i soldi e la kasta .vai in camporella , carlo basso ."-E io invece parlavo dell'effetto delle campagne di Repubblica sulla politica e sulla coscienza di molti italiani.Evidentemente tu sei più interessato ai soldi del diavolo.Legittimo.Il bello di questo blog è proprio che ognuno può parlare senza censure dell'argomento che preferisce.Non solo degli argomenti graditi a Marino.-Carlo Basso




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@ubimel 25 luglio 2014 alle 17:51.***********Non ho mai detto il contrario.La Costituzione prevede sia il referendum abrogativo (art. 75) che l'altro, per modifiche costituzionali, quello di cui all'art. 138 che citi tu.Se leggi bene il parere di illustri costituzionalisti, in alcuni casi quello da te citato, in assenza di controbilanciamenti, si può tradurre in un referendum plebiscitario, laddove il potere esecutico, non in grado di portare avanti da solo il suo operato, si rivolge al popolo.Siccome il 41% degli aventi diritto ha votato per il vostro finto simpaticone, allora avrebbe vittoria facile, indubbio, avendo noi italiani una maturità che non va al di là del nostro naso.Ciò premesso, trovo singolare il fatto che da un lato Renzi e mrs simpatia Boschi dicono che andranno avanti per la loro strada senza guardare in faccia a nessuno, salvo ventilare l'ipotesi di un referendum propositivo: in fato di coerenza sono un po' latitanti.P.S.: fai male a non leggere Travaglio, l'ultimo articolo è da incorniciare.


@ ubimel 26 giugno 2014 alle 12:45Il razzista sei tu che ritieni che se si è donna si ha diritto di dire qualsiasi caz zata senza pagare dazio.rosalba l'ha sparata grossa e viene giustamente mazziata.E non è finita. Si ricordi rosalba che forse lei penserà di stare dalla parte dei deboli, ma in verità si è schierata con coloro che vogliono derubare gli italiani delle loro ricchezze per mantenere un regime di parassiti. Oramai anche i piu' decerebrati hanno capito il gioco: se la prendono con gli evasori e gli esportatori di capitali con la scusa di un sistema fiscale più equo ma dietro c'è un piano per espropriare gli italiani dei loro soldi in banca e delle loro case per arricchire i soliti noti.Attenta rosalba anche i nobili che sono finiti sulla ghigliottina pensavano di agire per il bene del popolo.


Tecnico/tattica: siamo andati al mondiale non portando i migliori 23 (sono rimasti a casa Santon, Florenzi, Destro e Ranocchia che sono migliori individualmente ma anche per la disposizione tattica iniziale di Abate, Aquilani/Thiago Motta, Insigne e Paletta). Il CT non ha avuto una linea tattica, avendo idee confuse, ma soprattutto ha commesso l'errore mortale per ogni tecnico che allena una nazionale, cioè non far giocare i giocatori nel loro ruolo naturale. L'ultimo a commettere questo errore fu Sacchi, infatti nel 1994 fu salvato dal più grande giocatore italiano, cioè Baggio, mentre senza il Divino nel 1996 facemmo la figura dei peracottai.E dire che Prandelli, con gli stessi uomini, ma giocando all'italiana, era arrivato in finale dell'Europeo nonostante Cassano e Balotelli e il loro carattere. Poi in quella finale successe qualcosa, perse la bussola. E si è messo in testa di fare un calcio stile tiki-taka. Il risultato è stato questo.


Il problema del calcio italiano attuale è che l'apertura senza limiti degli stranieri ha fatto sì che pochi italiani giochino ad alti livelli nelle squadre, e ha comportato il fatto che profittatori usino i cartellini dei giocatori come "mercato delle vacche", solo per intascare soldi.Non c'è dubbio però che negli ultimi tempi, questa cultura dei soldi, prevalendo, e imponendosi a una debole Federazione non riesca più a creare i vivai per l'affermazione dei giovani italiani (in questo Spagna, Germania e Francia ci sono superiori oggi).


Domanda agli intenditori di calcio:Il fatto che gli italiani abbiano, per formazione scolastica e indole sociale, una qualche difficoltà al lavoro di equipe, può essere alla base di risultati così altalenanti e senza apparente rapporto con i valori dei singoli in campo?


Ho il cuore che gronda sangue nel vedere come ci siano ancora degli utenti che si ostinano pervicacemente a dubitare delle mirabolanti virtù taumaturgiche d' i' Renzi.Questi utenti conservatori in cerca di visibilità (aka "i non-renziani") continuano a remare contro le epocali riforme d' i' Renzi quando è evidente ai più che Matteo è, dopo l'implosione della sinistra (sia della sinistra piddina che della sinistra sellina), l'Ultima Speranza di salvare il nostro avventurato Paese dalla Catastrofe Economica e dal Disastro Antropologico causati principalmente dai governi berluscoleghisti ma non solo.Certo, per i renziani più fortemente (post)ideologizzati, i' Renzi non è solo l'Ultima Speranza ma è anche un Uomo Straordinario, un Grande Comunicatore, un Leader Carismatico, insomma, direi che Matteo viene visto da una parte degli italiani-medi come l'Uomo della Provvidenza del Terzo Millennio.Perfino il politologo Diamanti dice che intravede nell'enorme consenso popolare d' i' Renzi in persona, un inquietante segnale di una allarmante deriva iper-democratica e iper-personale che è sintomatica di una evidente crisi della democrazia rappresentativa ma anche della democrazia "senza aggettivi".


Se proprio dovessi fare un'analogia preferisco parlare di questa maledizione nazionale di affidarsi sempre all'uomo della provvidenza (che poi per ironia della sorte si rivela sempre l'uomo sbagliato), di voler raggiungere l'obiettivo battendo scorciatoie piuttosto che la strada che tutti percorrono, prediligere la furbizia usando metodi da ladruncoli per aprire il grimaldello. Ma vorrei parlare semplicemente di calcio.A Fra' Prandelli è stato affidato il compito di ricostruire una nazionale dai cocci lasciati a Johannesburg il 24 giugno di quattro anni fa. In mezzo un'europeo in cui si è arrivati in finale per opera dello spirito santo - 4 pappine dagli spagnoli prendi e porta a casa - e le prove generali della confederation cup in cui purtroppo, e dico purtroppo, dopo aver vinto non si sa come una partita allucinante contro il Giappone che ci ha letteralmente presi a pallonate, e visto il calo della Spagna in finale, è maturata l'idea del colpo grosso, francamente fuori da ogni portata. Così, ii suo progetto di costruire una squadra nuova, giovane, meritocratica e che fosse regolata addirittura da principi etici, è stato mutato in corso d'opera, corrotto e inficiato da tante contraddizioni e alla fine egli ha pensato (male) di affidarsi a Balotelli, un giocatore che non serve a niente e che qualche addetto ai lavori si è permesso di definire il giocatore più forte del mondo dopo Messi e CR7 ma che venti milioni di italiani hanno ben potuto vedere ieri sera, come si dice in gergo, fare il fosso.In realtà il tasso tecnico della nazionale è medio basso: se una delle colonne portanti si chiama Chiellini, se veste la maglia azzurra Thiago Morto e barbarossa, misterseimilioninettiallanno (avete capito bene?), è il giocatore più pagato del campionato italiano e il giocatore italiano più pagato al mondo; se l'unico Giocatore di calcio che abbiamo si chiama Pirlo e ha 35 anni suonati e tutti gli altri fanno fatica a stoppare il pallone, se il capocannoniere del campionato se ne sta in panchina e Insigne e Cassano vengono preferiti a PepitoRossi... se... se... se... non sei assolutamente nessuno e puoi perdere con chiunque. Figuriamoci con una squadra ben organizzata come il Costarica.La voglia di fare il fenomeno del pavido fraticello, messa al sicuro con due anni di rinnovo contrattuale prima della partenza - eh beh, anche lui tiene famiglia - alla fine si è concretizzata in una serie di scelte sbagliate. Gobbo nell'anima com'è, avrebbe almeno potuto giocare nella maniera più semplice e naturale: il 532 gobbo, i tre centrali della Juve più due esterni, Pirlo barbarossa e Marchisio a centrocampo e due quazzo di punte: Balotelli e il capocannoniere del campionato, che essendo meno Immobile di lui gli crea lo spazio. E invece no,Per quanto mi riguarda, non serve l'esito dell'ultima partita con l'Uruguay, che immagino sarà la solita tragedia all'italiana, per capire che una qualificazione in queste condizioni, che probabilmente arriverà dopo aver giocato una partita in trincea per strappare un punto, di fatto non ha nessun senso. Perché il tecnico non ha saputo dare un'anima alla squadra, che sembra un'amalgama confuso di gente che non sa cosa fare e come farlo.Il calcio è un gioco, uno spettacolo, vada avanti chi diverte o almeno chi lo gioca e lo onora. Noi giochiamo a volerci essere a tutti i costi senza nemmeno sapere chi siamo e ciò rischia di rendere tutto ridicolo se non grottesco. 2ff7e9595c


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